tatuaggi in gravidanza

Si possono fare i tatuaggi mentre si è in dolce attesa?

Niente caffè, fumo e bevande alcoliche, attenzione ai cibi crudi e allo stress eccessivo: una gravidanza prevede una serie di rinunce volte a preservare la salute del bambino e della mamma durante un periodo di notevoli cambiamenti mentali e fisiologici. Alle tante domande che una futura mamma potrebbe porsi se ne aggiunge un’altra: si possono fare i tatuaggi mentre si è in dolce attesa? In questo articolo cercheremo di rispondere in maniera esaustiva analizzando tutti gli scenari possibili.

Tatuaggi mentre si è in dolce attesa: su cosa riflettere

L’arte del tatuaggio sta vivendo una sorta di epoca d’oro nella quale è sempre più popolare e finalmente libera dai pregiudizi di cui ha a lungo risentito. Che si scelga di tatuarsi un simbolo dal significato profondo o semplicemente di decorare il proprio corpo come si farebbe con una tela, sempre più persone scelgono di raccontare parte della propria storia disegnandola sulla pelle.

Ciò detto, in virtù della sua indelebilità, un tatuaggio deve sempre essere una scelta responsabile, in particolare in un momento delicato come quello della gravidanza, durante la quale il sistema immunitario della donna può subire squilibri o indebolimenti di cui è il caso di tener conto.

Soprattutto considerato che non ci sono studi scientifici sull’argomento tatuaggi in gravidanza, l’unica variabile sulla quale possiamo fare affidamento è il buonsenso. Fermiamoci a riflettere sugli effettivi rischi posti dai tatuaggi mentre si è in dolce attesa, sfatando anche qualche leggenda metropolitana.

Leggi anche: Sintomi gravidanza femminuccia: come faccio a sapere se sono incinta di una bambina?

Tatuaggi in gravidanza, quali sono i rischi

Il pericolo che si corre, nel momento in cui si decide di fare un tatuaggio, è quello di sviluppare un’infezione o una qualche reazione avversa. Si tratta, in verità, di situazioni molto rare, tuttavia vale la pena non sottovalutarle in virtù degli squilibri a livello di sistema immunitario di cui parlavamo in precedenza. Inoltre, non dimenticare che in gravidanza non potrai assumere i medicinali previsti per tenere a bada gli agenti patogeni.

Se il rischio di infezioni gravi come epatite o salmonella può essere scongiurato scegliendo sempre tatuatori affidabili, che facciano uso di strumenti sterili e materiali certificati, la possibilità di reazioni negative permane per alcune settimane dalla realizzazione del tattoo, finché la ferita non è del tutto cicatrizzata.

Non aver cura del tatuaggio in maniera appropriata, ad esempio esponendolo a sporcizia o agenti irritanti come sale o acqua di mare, può causare un’infezione la cui gravità può essere variabile. E, anche nel caso in cui ci si prenda cura della ferita in maniera impeccabile, resta la possibilità di una reazione allergica all’inchiostro.

Quindi è il caso di farsi dei tatuaggi mentre si è in dolce attesa? Purtroppo non è una scelta consigliata. Nonostante le probabilità di una reazione avversa siano relativamente basse, vale davvero la pena di esporsi a un rischio? In fondo non si tratta di rinunciare del tutto, basta pazientare per qualche mese e magari utilizzare il tattoo per celebrare la nuova avventura genitoriale appena cominciata.

Leggi anche: Sintomi gravidanza maschietto: posso sapere con certezza se sono incinta di un maschio?

Niente tatuaggi mentre si è in dolce attesa… e durante la fase di allattamento?

Sempre a causa della possibilità di reazioni avverse, anche questa non è una scelta consigliata.

È il caso, però, di sfatare qualche mito: le particelle presenti negli inchiostri non possono essere assorbite dalla pelle del bambino né finire nel latte. L’unica problematica resta il rischio di un’infezione o una reazione allergica.

Allo stesso modo, non ci sono problemi nel caso in cui tu abbia già dei tatuaggi quando resti incinta: se la ferita è già guarita e cicatrizzata, non cambierà nulla. Un problema di cui tener conto, però, potrebbe essere la deformazione del tattoo se questo si trova in un’area molle, come ad esempio la pancia. Prendersi cura della pelle con oli specifici che la rendano più idratata e ne preservino l’elasticità potrebbe essere una buona idea per non rovinare il disegno che hai scelto con tanta cura.

Leggi anche: Fiocchi di nascita fatti a mano: quando l’artigiano esegue il lavoro

Un’alternativa ai tatuaggi in gravidanza: disegni e tattoo temporanei

tatuaggi mentre si è in dolce attesa

Se proprio non riesci a resistere all’idea di decorare il tuo corpo con linee e immagini, puoi valutare la possibilità di effettuare dei tatuaggi temporanei.

Alcune donne celebrano la gravidanza facendosi disegnare il pancione con motivi che ricordino la vita, l’infanzia o l’esperienza della maternità. Generalmente questi disegni vengono effettuati con colori atossici che vanno via con una doccia.

Per una soluzione un po’ più duratura, invece, puoi valutare un disegno realizzato con l’henné. Popolarissimo in molte culture – come quelle arabiche e indiane – l’henné è una tintura di origine vegetale, dal colore variabile tra il rosso intenso e il marrone, che permette la realizzazione di complessi disegni in grado di durare anche diverse settimane. Si tratta, però, di una scelta da tenere in considerazione solo se sei certa di non essere allergica, in particolare se scegli una tinta addizionata di elementi chimici, come ad esempio quelle per ottenere il colore nero.

Leggi anche: 5 idee regalo per futuri genitori e neogenitori

Corredino neonato estivo: come fare per prepararlo al meglio
Fiocco nascita da esterno Vs fiocco nascita da interno: differenze
Close My Cart
Close Wishlist
Close

Close
Navigation
Categories